2012-03-27

L'idea giusta per le tasse , l'esempio di Cipro

Cipro: paradiso europeo?
Non più un paradiso... ma come “limbo” si sta proprio bene.

Ancora politicamente e geograficamente divisa tra Turchi e Greci, con una sterlina che vale quasi due euro, Cipro ha molto da dire come giurisdizione “favorevole ed europea”.
Dalla “black list” all’Unione il passo è stato breve... ebbene si, Cipro (da anni in black list) è stata ammessa nell’Unione Europea e (d’ufficio) divenuta un paese “super white”...
Quasi contemporaneamente si è spezzata l’enorme differenza tributaria tra le società residenti e quelle non residenti, riducendo la corporate tax delle LTD residenti all 10%.
Avete capito bene, a Cipro si può possedere una società vera, con partita IVA, contabilità e auditing (revisione) di fine anno; fatturare un milione di euro, guadagnarne centomila e pagare diecimila euro di tasse (e dire “Io pago le tasse”).
Visto che anni prima il carico fiscale era circa tre volte tanto, oggi quasi tutti pagano le tasse a Cipro, perchè non vogliono che qualcosa cambi e si torni ai vecchi metodi (talvolta basterebbe copiare cose di successo per fare una buona legge finanziaria).


Le società di Cipro sono di modello anglosassone; potremmo dire quasi identiche alle UK: del resto a Cipro si guida a sinistra!
Pur essendo formalmente identiche si distinguono le LTD tra residenti e non residenti: la differenza consiste nel “controllo” della società; se la società opera in Cipro ed è amministrata da Cipro sarà residente e pagherà le tasse... se la società ha direttori esteri ed è amministrata all’estero potrà godere di un regime “zero tax” ma non dei trattati sulle doppie imposizioni in essere con la maggior parte dei Paesi del mondo.
Di per sè Cipro non ha black lists, una società Cipriota può ricevere fatture, pagare e detrarre qualsiasi fattura da qualsiasi Paese.