2012-02-10

/*-*\ Un elisir che allunga la vita di 10 anni


Un 'elisir di lunga vita' potrebbe essere stato scoperto sull'Isola di Pasqua. Gli scienziati pensano che il farmaco potrebbe invertire gli effetti dell'invecchiamento prematuro e potrebbe estendere la vita media umana di oltre dieci anni.
Il Rapamycin, che e' gia' stato soprannominato 'farmaco dell'eterna giovinezza', e' stato creato a partire da una sostanza chimica trovata nei batteri del terreno dell'Isola di Pasqua, uno dei luoghi piu' remoti della Terra, a oltre 3.000 chilometri dalle coste del Cile.
Il farmaco era stato usato in esperimenti su pazienti che soffrivano della Hutchinson-Gilford Progeria Syndrome (HGPS), una rara condizione genetica in cui sopraggiunge un veloce invecchiamento gia' intorno ai 12 anni.
La HGPS provoca un processo chimico dannoso per cui una proteina (chiamata progerina) agisce su ogni cellula del corpo provocando l'invecchiamento prematuro.


Il Rapamycin ha appunto lo scopo di eliminare questa proteina dalle cellule. Alcuni ricercatori americani, fra cui Francis Collins, un famoso genetista pioniere del settore collaboratore della Harvard Medical School, pensano che questo farmaco potrebbe agire anche sull'invecchiamento, e testeranno fra poco i suoi effetti sui normali processi cellulari dopo aver analizzato le similitudini che intercorrono fra questi e la sindrome HGPS.
Il farmaco, d'altronde, ha gia' mostrato in studi precedenti di riuscire a estendere la sopravvivenza di topi di laboratorio in salute fino al 13 per cento in piu', ed e' stato il primo farmaco capace di produrre questo effetto su una specie mammifera.





"Quello che pensiamo e' che anche una piccola attivazione di questo farmaco, che funziona esercitando una azione di rimozione che contrasta l'accumulo della progerina, potrebbe avere un significativo effetto sulla salute e sulla durata delle nostre cellule e organi. Potrebbe anche aggiungere all'uomo oltre dieci anni di vita", ha spiegato Dimitri Krainc, della Harvard Medical School.

Precedenti ricerche hanno infatti mostrato che una componente chiave dell'invecchiamento e' proprio un difettoso funzionamento del sistema di 'eliminazione scorie' delle cellule, che non riescono cosi' a liberarsi dei sottoprodotti delle loro funzioni fisiologiche.
Il Rapamycin potrebbe appunto aiutare le cellule a smaltire queste 'tossine'. Attualmente, il farmaco e' anche usato come immuno-soppressore per evitare il rigetto in caso di trapianti.