2011-12-31

/*-*\ Si può guadagnare scrivendo articoli on line?


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  • “Come aggiornare i server di eMule”
  • “Come creare un nickname per messenger”
  • “Come passare il tempo in spiaggia”
  • “Come scegliere la cravatta giusta per un completo”
  • “Come vedere i film in DivX sulla PlayStation 3”
  • “Come trovare lavoro”
  • “Come mettere o cambiare una memoria al PC”
  • “Come avere un fondoschiena alla Belen Rodriguez”
  • “Come creare delle foto panoramiche”
  • “Come evitare di smarrire i propri bagagli”
  • “Come scaricare file da megaupload e rapidshare”
  • “Come usare l’accento con gli avverbi di luogo”
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/*-*\ Quando Il nostro "amato" EURO ha compiuto 10 anni


L'euro compie dieci anni e si sentono tutti, anzi di più, nelle nostre tasche. A proposito dell'adeguamento dei prezzi con l'introduzione della moneta unica, avvenuto secondo l'assioma 1.000 lire uguale 1 euro, con relativo rincaro reale del 100 per cento - colpa del cambio a 1.936,27 -, si sono consumati fiumi di inchiostro e lacrime di nostalgia per le faccine di Maria Montessori e Caravaggio.

Al bivio dei due lustri il Codacons ha fatto un ulteriore calcolo, andando a guardare i prezzi agli ultimi giorni delle lire e non appena cominciarono a circolare i primi coloratissimi euro. Correva l'anno 2002, mese di gennaio. Quindi li ha confrontati coi listini di oggi, dicembre 2011. Risultato, in dieci anni i beni di largo consumo sono schizzati alle stelle, che nemmeno l'odiato spread. E gli italiani, in particolare il ceto medio, hanno subìto una perdita del potere d'acquisto pari al 39,7 per cento. Una vera mazzata, altro che i cin cin di Bruxelles.



È la lista della spesa a colpire per le variazioni percentuali di aumento, a tripla cifra. Il record assoluto è il +207,7% del prezzo di una penna a sfera, tuttavia «chi scrive più a mano nel 2012...», obietteranno i cantori della società digitale. Eppure un tramezzino al bar o un cono gelato fa gola a chiunque: bene, li paghiamo rispettivamente tre volte e due volte e mezzo in più. E il caffè in confezione da 250 grammi? +136,5%. Amaro. O il supplì, che a dire il vero è ormai un supplizio: +123,9%; stesso gusto di salasso di un chilo di biscotti frollini (+113.3%). Sopra quota +90 per cento anche due totem dell'italianità: la moda e la pizza. Un paio di jeans da uomo (di marca) e una «margherita» costano circa il 95% di più rispetto a 10 anni fa.

Che fare allora? Tentare un colpo di fortuna per potersi permettere tali «lussi», magari incassare una vincita al Lotto: ma per fare la giocata minima alla schedina servono quasi il doppio dei soldi. D'altronde, persino gesti semplici come salire su un tram a Milano son diventati abitudini da nababbi,
visto che il biglietto Atm risulta rincarato del 94,8%. Ma qui ci hanno messo del loro i sindaci Moratti prima e soprattutto Pisapia soltanto qualche mese fa, quando ha portato a 1 euro e 50 centesimi il ticket già «convertito» al prezzo di un euro con l'avvento del nuovo conio.





Di contro, ci sarebbero dei beni che non hanno risentito della stangata da euro, con aumenti al di sotto della soglia di inflazione decennale (2001-2011, +27,3%). È il caso di un chilo di zucchero (+22,4%), delle uova in confezione da sei (+16,5%), degli omogeneizzati (+11,2%) e dei cd, saliti di prezzo del «solo» 9,2%.
A conti fatti, considerate le manovre economiche che si sono succedute nel decennio, il caro-affitti e il caro-carburanti come costante, secondo l'associazione di consumatori una famiglia di quattro persone ci ha rimesso 10.850 euro dopo il passaggio all'euro e con il suo funzionamento a pieno regime.
La crisi, forse, per gli italiani è cominciata molto prima di quanto ci hanno fatto credere.


/*-*\ Il presidente MARIO MONTI e la massoneria


Nell’elenco dei 42 massoni italiani il nome di Mario Monti c’era. Il nostro futuro premier, così ben voluto da tutti, é un massone. Ha preso parte alle riunioni segrete del gruppo Bilderberg numerose volte, fa parte della Commissione Trilaterale (la più potente loggia massonica del mondo) ed é membro della Golden Sachs, la più potente banca d’affari dell’intero pianeta, la grande burattinaia dell’intero mercato finanziario internazionale.
 La massoneria gestisce l’ intera speculazione finanziaria mondiale. La stessa speculazione che ha preso di mira l’Italia e che ci sta facendo sprofondare sempre di più nella recessione.
Mario Monti: Salvatore della Patria o massone doppiogiochista? Avrà più a cuore il suo Paese o la sua loggia massonica? Due interessi pericolosamente contrastanti che confluiscono inquietantemente nella figura del nostro nuovo Capo del Governo.
Il Capo del Governo uscente, l’unico imputato per la crisi economica, in realtà non é il principale artefice della recessione italiana. Lui e le sue fastidiose leggi ad personam, le sue crociate contro quei comunisti dei magistrati e la sua eccessiva fiducia nell’incompetenza reiterata di Tremonti hanno sicuramente contribuito al disastro economico italiano, ma non possono essere le uniche ragioni.
La vera ragione della crisi é la massoneria mondiale. Una cricca di potenti, tanto ricchi da poter creare a piacimento crisi e risanamenti nei conti di una intera nazione. Sono loro che smuovono immense quantità di capitali, che mettono in moto ogni singolo meccanismo speculativo sul mercato finanziario. La morsa che hanno stretto su Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, ora sta soggiogando l’Italia.



Il fatto che uno di questi massoni si trovi ora alla guida dell’Italia é una situazione davvero molto pericolosa, perchè a loro interessa il crack finanziario del nostro Paese e ora vedremo il perchè.
ANALIZZIAMO IL PROBLEMA:
In questi giorni, ogni volta che il governo prendeva una spallata e iniziava a vacillare pericolosamente, il mercato dava fiducia all’Italia e lo Spread si assestava. Di contro, ad ogni indizio che portava alla stabilità del governo, specie in concomitanza con le dichiarazioni pubbliche di resistenza del Cavaliere, lo Spread volava. É come se il mercato credesse nell’Italia ma non nel suo governo.
É proprio questa la situazione: la massoneria mondiale non gradiva più Silvio Berlusconi. L’ex premier, che ha goduto per tutti gli anni dei suoi mandati dell’appoggio delle logge, era diventato scomodo. Ero uno ostacolo per la “conquista” dell’Italia.
Ecco le tre motivazioni per le quali la massoneria voleva silurare Berlusconi e vuole il tracollo totale della finanza italiana:
PUNTO PRIMO: La politica energetica italiana da’ molto fastidio ai confratelli anglo-ebraici-americani. Il cavaliere, per quanto criticabile sul tutti i fronti, è però riuscito a instaurare rapporti commerciali energetici con Libia e Russia. Ucciso Gheddafi è rimasta soltanto la Russia di Putin, l’E.N.I. é in difficoltà, nessun accordo con il nuovo governo libico é stato ancora intavolato. Attualmente, il 30% dell’E.N.I. è in mano pubblica. Un altro 20% lo possiedono gli investitori anglo-ebraici-statunitensi che tirano le fila del mercato globale e che vogliono mettere le loro avide mani, grazie alla crisi economica creata ad arte, sulle decine di miliardi che una maggiore proprietà dell’E.N.I significherebbe. Se l’Italia affonda, deve svendere le sue azioni. Se le svende, i grandi burattinai ci guadagnano.

PUNTO SECONDO: Con quasi 2500 tonnellate di oro, l’Italia possiede la terza maggior riserva di oro al mondo, dopo Stati Uniti e Germania. Il Fort Knox (precisamente 2.451,80 tonnellate) fa gola a molti. Mettere in ginocchio un paese con le tasche così piene d’oro é il sogno di ogni potente speculatore.



PUNTO TERZO: L’Italia é un paese con un importante patrimonio pubblico. Se l’Italia va male lo deve per forza svendere. I capitali stranieri sono voraci in termine di patrimoni pubblici. Ogni volta che un Paese va male, o é scosso da un accadimento che lo ha fortemente indebolito, gli avvoltoi sono lì, sempre pronti per nutrirsi di disgrazie

/*-*\ I nomi segreti di almeno 42 massoni italiani famosi

Per motivi tecnici l'articolo è stato spostato al seguente link


http://criscuoloraffaele.blogspot.it/2016/02/i-45-italiani-massoni-famosi-nomi.html

2011-12-30

/*-*\ La bufala di facebook a pagamento

Non c'è dubbio: Facebook è il re incontrastato del nuovo millennio. Se si vogliono ritrovare gli amici delle elementari, pubblicare le foto dell'ultima festa di compleanno, gestire un ristorante – virtuale – o semplicemente tenersi in contatto con gli amici, la parola d'ordine è Facebook. Una chicca tecnologica con il vantaggio non indifferente di essere completamente gratis. Peccato che la pacchia stia per finire. Dal mese prossimo, infatti, Facebook sarà a pagamento. Vista la mole dei suoi utenti, i creatori non ce la fanno più a star dietro alle richieste e stanno rischiando la bancarotta. Se vorrete continuare a tenere attivo il vostro account, dovrete pagare un abbonamento mensile. E sicuramente lo faranno tutti; nessuno disdirà il suo account. Perché? Perché Facebook è un po' l'alter ego virtuale del forno a microonde: non l'abbiamo avuto per anni e mangiavamo lo stesso; ma una volta acquistato come pensare di cucinare senza?
Siete andati a vedere la data dell'articolo per capire esattamente qual è esattamente questo fantomatico mese prossimo? Fatica inutile. Perché Facebook sarà sempre a pagamento a partire dal mese prossimo. Come dire, che la notizia è totalmente falsa. Questa è una delle tante (ma proprio tante) bufale riferite al famoso social network. Ce ne sono di tutti i tipi. Le più gettonate – oltre a quella sopra citata – riguardano la possibilità di scoprire funzioni nascoste di Facebook (sono segrete, attenzione! Le diciamo solo a te... e ai cinquanta amici che devi invitare prima di ottenere la Verità), di verificare chi visita il nostro profilo (ma cosa mi interessa poi...), persino di aggiungere la musica al nostro profilo; oppure petizioni – assolutamente fasulle – che hanno il solo scopo di accumulare fan. Alcune solo assurde – stop al canone rai, al bollo auto, e così via – altre che invece sfruttano argomenti toccanti, come i bambini malati o gli animali maltrattati, facendo leva sul buon cuore delle persone e su fotografie strappalacrime. Come se avere un milione di fan per un gruppo li aiutasse per davvero (magari bastasse solo questo...). Ultimamente vanno di moda anche gli invii di foto dai titoli misteriosi, parzialmente oscurate, che stimolano la curiosità del ricevente; si viene invitati, per scoprire l'intera immagine, a diventare fan dell'applicazione. Un paio di click dopo, la foto è sempre oscurata. In compenso, si è involontariamente inviato un invito per l'applicazione “pacco” a tutti, ma proprio tutti, i nostri amici. Su Facebook stesso è nato un gruppo (questa volta vero!) volto a smascherare tutte queste leggende ('Le bufale su Facebook: non cascateci').
Ma perché tutte queste bufale? La risposta non è univoca. Alcune di esse – le foto nascoste, per esempio – sono create ad hoc per gioco o per motivi commerciali. È un modo ingegnoso (e fastidioso, oltre che tutt'altro che corretto) per attirare un gran numero di utenti nel proprio gruppo (gruppo che magari è in realtà di una ditta privata o di un'associazione che con l'argomento della bufala c'entrano come i cavoli a merenda). Altre, invece, e sono quelle davvero interessanti, seguono gli schemi delle leggende metropolitane 'classiche'. Prendiamo ad esempio una classica leggenda urbana, già smentita più volte ma ancora circolante: quella sul 'Sodium Laureth Sulfate'. È una della prime Xerox-lore – bufale così chiamate perché venivano diffuse attraverso fotocopie fatte girare per gli uffici. Si invitavano i destinatari delle missive a controllare che sull'elenco ingredienti di dentifrici, bagnoschiuma e shampoo non ci fosse la scritta Sodium Laureth Sulfate, o SLS, avvertendo che tale sostanza era pericolosissima, utilizzata per pulire i pavimenti dei garage e potenzialmente cancerogena. In realtà l'SLS è semplicemente una sostanza utilizzata per ottenere la schiuma nei prodotti per l'igiene personale. Ora prendiamo la bufala di introduzione, 'Facebook a pagamento', e confrontiamo le due leggende.




A prima vista sembrano totalmente diverse. Eppure un filo conduttore c'è. In entrambe abbiamo una persona che sa qualcosa di importante che le autorità, per motivi diversi, non comunicano alla massa. Nel primo caso le autorità sono le industrie produttrici di prodotti chimici, nel secondo i proprietari della piattaforma. In entrambe la 'cosa importante' è un pericolo o una minaccia; più grave nella leggenda sull'SLS, la possibile malattia indotta dall'uso dei prodotti; più venale nella seconda, il canone mensile. In entrambe c'è la volontà da parte del depositario della supposta Verità di mettere al corrente quante più persone possibile di tale losco segreto. Il destinatario dell'appello si sente parte attiva del processo; spinto dalla convinzione di fare una buona azione per il bene della comunità, condivide la sua conoscenza con quanti amici possibile, contribuendo a far dilagare a macchia d'olio la falsa notizia. Come si vede, quindi, sia la 'vecchia' leggenda che la nuova seguono uno stesso schema di base. È cambiato il mezzo: dalla distribuzione manuale di fotocopie al semplice click sul tasto 'condividi'. Ma i tratti in comune rimangono ben visibili. Segno tangibile che le leggende metropolitane, che fondano le loro radici nelle leggende dell'antichità, fanno parte della nostra cultura e che, un po' come il rock'n'roll di Danny Rapp, 'sono qui per rimanere', in quanto parte integrante di quel complesso e affascinante universo che è la natura umana

/*-*\ Da CCCP a Russia , e ora ? Non sembrava possibile ma lo è stato!!

Negli ultimi giorni in Russia, e in particolare nella capitale Mosca, migliaia di persone hanno protestato contro i risultati delle elezioni parlamentari che si sono svolte il 4 dicembre e hanno visto la risicata vittoria di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. I manifestanti accusano il governo di brogli e sono stati duramente respinti dalla polizia. Proteste così massicce e durature non hanno precedenti nella storia recente del Paese.

La Russia oggi
La Russia è una repubblica presidenziale. Da maggio 2008 il presidente è Dimitri Medvedev, che nel 2005 era stato nominato vice-primo ministro da Vladimir Putin. Putin era stato eletto presidente della Russia nel 2000 e poi riconfermato nel 2004. Non potendo ricandidarsi per un terzo mandato – come sancito dalla Costituzione russa – appoggiò vigorosamente la candidatura di Medvedev nel 2008, che lo stesso giorno della sua elezione a presidente nominò Putin primo ministro. Molti osservatori considerano Medvedev poco più che un burattino nelle mani di Putin, cosa che sembra confermata dalla sua decisione di non ricandidarsi alle elezioni presidenziali – che si terranno il 4 marzo 2012 – e di lasciare il passo a Putin, candidato a un terzo mandato da presidente. Se Putin verrà eletto, come oggi sembra praticamente certo, Medvedev farà con ogni probabilità il primo ministro.
Lo stato della democrazia in Russia è stato molto criticato da osservatori e analisti internazionali, oltre che attivisti e giornalisti russi, tra cui anche l’ultimo segretario del Partito comunista sovietico Mikhail Gorbaciov. Decine di oppositori sono stati liquidati in circostanze poco chiare, come il magnate dell’acciaio Mikhail Prokhorov, o il Partito della Libertà del Popolo che si è visto negare dalle autorità il diritto di costituirsi ufficialmente. Gli imprenditori lontani dal regime sono stati messi in condizione di non poter operare. Inoltre la libertà di stampa nel Paese è molto limitata, negli ultimi anni ci sono stati molti casi di giornalisti minacciati, scomparsi o uccisi (la più nota è Anna Politkovskaja).
Le elezioni parlamentari
Il 4 dicembre si sono svolte le elezioni parlamentari per il rinnovo della Duma, la camera bassa. Il partito governativo Russia Unita ha conquistato la maggioranza assoluta ottenendo il 49,54 per cento dei voti e 238 seggi. Si tratta di una vittoria numerica ma di una sconfitta politica, dato che nel 2007 il partito aveva ottenuto il 64 per cento dei consensi e cento seggi in più. L’opposizione comunista invece ha quasi raddoppiato i suoi seggi, ottenendo il 19,16 per cento dei voti. Putin ha commentato il risultato promettendo cambiamenti anche all’interno del suo governo, e dicendo che il calo dei consensi è fisiologico per un partito che ha governato così a lungo.
Le proteste
Le prime proteste contro Putin e Russia Unita si sono svolte il pomeriggio del 4 dicembre a Mosca e a San Pietroburgo: la polizia russa è intervenuta in tenuta antisommossa picchiando alcuni manifestanti e trascinandone altri nei camion. Circa 400 persone sono state arrestate. Nel frattempo Golos, l’unico osservatore indipendente delle elezioni finanziato dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, aveva riferito di aver raccolto più di 5mila reclami riguardo presunte violazioni della legge elettorale e di aver subito attacchi informatici al suo sito.
Il 5 dicembre sono state diffuse anche le valutazioni dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), che confermavano le «violazioni procedurali» e i presunti brogli. Nello stesso giorno migliaia di persone sono scese di nuovo in piazza a Mosca. Ci sono stati scontri con i soldati e la polizia, mentre il partito Russia Unita ha organizzato una contro manifestazione con migliaia di sostenitori che rivendicavano la correttezza dello svolgimento elettorale. Secondo la questura russa i manifestanti sarebbero stati circa duemila ma altre stime parlano di diecimila partecipanti, perlopiù tra i 25 e i 40 anni. Le proteste sono continuate nei giorni successivi. Nel frattempo 14.000 persone hanno aderito attraverso Facebook a una manifestazione indetta per sabato a Mosca, numeri che non si vedono nella capitale russa da molti anni. Lo stesso giorno si dovrebbero tenere manifestazioni in decine di altre città in tutta la Russia.



Cosa succede adesso
Come scrive l’Atlantic, non è facile immaginare cosa succederà dopo le proteste. Putin potrebbe decidere di ascoltare Gorbaciov e indire nuove elezioni, cosa molto improbabile, oppure potrà reprimere le manifestazioni, cosa molto probabile. Nel giro di pochi giorni la rabbia dei manifestanti potrebbe sgonfiarsi senza conseguenze concrete e la situazione tornare alla normalità. Quel che è certo – prosegue l’Atlantic – è che si è formato in Russia un nuovo gruppo di cittadini politicamente consapevoli con cui il governo dovrà iniziare a fare i conti. Molti analisti hanno paragonato le proteste alla primavera araba – le manifestazioni che hanno scosso il Medio Oriente dallo scorso gennaio e che hanno portato alla caduta del regime egiziano, tunisino e libico – e gli stessi manifestanti russi si sono più volte paragonati ai manifestanti di piazza Tahrir, in Egitto. Altri analisti suggeriscono paragoni meno ambiziosi e affrettati, invitando a limitare entusiasmi e facili comparazioni. Secondo il Guardian, per esempio, le proteste russe non hanno nulla a che vedere con le rivoluzioni arabe: sono sostenute da una piccola parte della popolazione in un paese dove l’opposizione è quasi del tutto inesistente, frammentata o decisamente impopolare, e sarà difficilmente in grado di far fronte al potere compatto di Russia Unita. Foreign Policy intitola il suo articolo dedicato all’analisi delle proteste “OccupyMoscow”, avvicinandole in questo modo ai movimenti di protesta nati nei paesi occidentali contro il potere delle banche, delle società finanziarie e della minoranza più ricca e privilegiata della popolazione, ricordando però che “se questo è l’inizio di qualcosa di grande, civile e bello, siamo ancora agli inizi”.
Tirando le somme
Non è quindi facile capire, per il momento, il significato delle proteste, né prevedere le loro evoluzioni: se continueranno a lungo o no, se otterranno dei risultati o si sgonfieranno in nulla. Quel che è certo è che siamo di fronte a un momento di difficoltà grave e senza precedenti per Putin e l’establishment russo, a soli tre mesi di distanza dalle elezioni presidenziali. Putin è ancora dato per vincente dai sondaggi, ma il suo gradimento è decisamente in calo: il 21 novembre era stato persino pubblicamente contestato, altro fatto senza precedenti. La Russia sta evidentemente attraversando un momento inedito e cruciale della sua storia.

/*-*\ Lettera di Anna Lisa Minutillo , professione cassintegrata


Su L’isola dei cassintegrati la seconda lettera-testimonianza di Anna Lisa Minutillo, che da oltre 5 mesi porta avanti coi suoi colleghi un presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda a tutela del posto di lavoro. Stiamo parlando della Jabil che quattro anni fa ha rilevato i lavoratori da Nokia (il mandante di questa situazione scomoda e pesante). 
Forse sono io ad avere una visione differente della vita e del lavoro, delle relazioni interpersonali, dell’educazione e del rispetto. Forse di illusi ne sono rimasti anche pochi e forse fa meglio chi non ci crede più. Forse per qualcuno la vita e il rispetto per le persone sono solo parole vuote e prive di valore. Forse qualche soldo in più fa sentire ricco chi basa la propria esistenza sul denaro, non saprei. Forse ci si dimentica che chi circonda di attenzioni esseri che credono di avere in mano lo scettro del potere alla fine sono solo delle “povere persone”, poiché non hanno ancora compreso che i sentimenti non si comprano.
Ma forse è anche vero che questo Paese non ha bisogno di personaggi così e che noi con la nostra determinazione e con la trasparenza dei nostri ideali, se vogliamo e se restiamo uniti, possiamo far cambiare lo stato delle cose. Non riesco personalmente a comprendere come si possa continuare ad essere fieri dopo aver reso incubi i sogni di chi nel proprio lavoro ci credeva e pensava di poter semplicemente continuare a vivere onestamente. Non riesco a capire come si possa essere fieri delle lacrime stampate sui volti di persone che hanno sempre lavorato e che da sole se ne sono tornate a casa. Per il loro ultimo giorno di lavoro, senza nemmeno aver avuto la possibilità di salutare i colleghi, ritrovandosi a fissare per l’ultima volta gli interni dell’azienda dove hanno sempre prestato servizio quasi a non volerne dimenticare mai i contorni, quasi come se fosse stato tutto e solo un lungo sogno.




Non riesco a capire se e quanto valga questa spocchia arrogante nei confronti di chi con la parola “LAVORO” non si è solo riempito la bocca ma ha fatto andare sempre le mani, i pensieri, la competenza, la voglia di portare il suo contributo e non di essere appiattito e condannato al silenzio. Devo essere una persona che ha sbagliato secolo per nascere e vivere, devo essere una persona idealista e sognatrice, devo essere una persona illusa e non arrendevole, devo essere una persona poco incline alla rasseganzione. Devo essere una persona alla ricerca di qualcosa che magari, forse, non c’è. Ma tutto sommato so di essere una persona contenta di sé, una persona che non ha mai smesso di sognare e di credere nelle sue potenzialità. E non credo di sbagliare, anche perchè con me ci sono altre 324 persone che credono nelle stesse cose, che non hanno voglia di svendersi al peggior offerente, che credono ancora che nessuna abbia il diritto di arrogarsi decisioni che vanno aldilà del posto di lavoro.
Non ci si rende conto che intorno all’occupazione ed alla retribuzione vi sono una miriade di situazioni da sistemare e da vivere, non ci si rende conto che restare senza impiego toglie la dignità e non ti fa quasi più comprendere chi sei e dove stai andando, non ci si rende conto o non ci si vuole rendere conto? Perché non proviamo a dimezzare lo stipendio di chi mette le sue idee a disposizione della tristezza futura altrui?
Non ci siamo proprio, ma nonstante il brutto momento che sto vivendo sono sempre fiera di me, dei miei ideali e di non essermi fatta imbruttire dalla vita fino al punto da restare indifferente difronte alle lacrime ed alla disperazione creata.
Avanti ragazzi/e consoliamoci perchè il futuro, questo 2012, non è in quelle mani sporche ma nella trasparenza dei nostri sguardi!
di Anna Lisa Minutillo (lavoratrice Jabil ex Nokia)
(30 dicembre 2011)

2011-12-29

/*-*\ Esiste la cura contro il cancro ? Sembra di si !!!!

Le società farmaceutiche investono miliardi di dollari sulle sbalorditive ricerche sul naturale killer del cancro.

Il cancro del seno e del colon vinti col miracoloso albero dell'Amazzonia, che è stato trovato 10.000 volte più forte della chemioterapia.

Sin dall'inizio del 1996, l'Istituto delle Scienze sulla Salute ha indagato in tutto il mondo per trovare informazioni dalle poche persone che vi hanno avuto accesso o ne hanno sentito parlare.
Si è venuti  a conoscenza di uno stupefacente albero dell'Amazzonia che combatte il cancro,tramite la rete dell'HSI che ci ha letteralmente scioccato.

Oggi, il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza è più che una promessa.
C'è un albero guaritore che cresce nel profondo della foresta pluviale dell'Amazzonia nel Sud America, che potrebbe letteralmente cambiare te, il tuo medico, e la possibilità che rimane al mondo di credere alla cura del cancro. Dagli estratti di questa potente pianta, ora può essere possibile:
  • vincere il cancro sicuramente e definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa nausea, perdita di peso, e perdita di capelli,
  • proteggere il tuo sistema immunitario ed eludere le infezioni mortali,
  • trovare forza e vitalità nel corso del trattamento,
  • rinforzare la tua energia e migliorare il vostro modo di vedere la vita.
    Da una serie di comunicazioni confidenziali coinvolgenti un ricercatore di una delle più grandi società farmaceutiche americane, questo antico albero dalle proprietà anticancerogene è venuto recentemente alla luce. Malgrado non sia stato ancora testato sull'uomo, l'albero è stato studiato
in più di 20 laboratori di analisi sin dal 1970, ed hanno dimostrato che:
  • effettivamente individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas
  • è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia
  • selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le cellule sane, cosa che fa la chemioterapia.
Perché allora non vengono esaltati i benefici di questo trattamento nelle pubblicazioni sulla salute?
Perché non è stato fatto nulla dalla comunità della medicina naturale? E, anche se fosse solo la metà della promessa o come sembra essere, perché tutti gli oncologhi presso i maggiori ospedali non insistono a farlo usare a tutti i pazienti? Specialmente quando si considera che sono state fatte sin dagli inizi del 1990, ricerche indipendenti su larga scala, incluse le ricerche di una delle primarie società farmaceutiche e dell'Istituto Nazionale del Cancro, sull'albero i cui estratti farmaceutici attaccano e distruggono le celle cancerogene con letale precisione.

La Graviola è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usata come farmaco nella chemioterapia.

La risposta a queste difficili domande si può soltanto dare narrando una storia sconvolgente. Più che altro abbiamo riportato quest' anno come, la storia di questo trattamento contro il cancro, rinforzi la necessità di gruppi come l'HSI e illustra come facilmente le nostre scelte per trattamenti medici sono controllate dal denaro e dal potere.

Le notizie su questo sorprendente albero sono state vicine ad essere perse per sempre.
Una fonte confidenziale, sulla cui provenienza siamo stati confortati da una conferma indipendente, ha rivelato che miliardi di dollari di una società degli USA, sono stati investiti da circa sette anni per cercare di sintetizzare due dei più potenti farmaci anticancerogeni.
Nel tardo 1990, mettendola sottochiave, questo benconosciuto gigante farmaceutico comincia la ricerca sulla cura del cancro, salvaguardando le sue opportunità di brevettarla e, quindi, di trarne profitto. La ricerca mise in evidenza un leggendario albero guaritore chiamato Graviola.
Parti di questo albero, compresa la corteccia, le foglie, le radici, i frutti, i semi dei frutti, sono state usate per secoli dagli uomini della medicina e dagli Indiani nativi del Sud America per curare le malattie del cuore, l'asma, i problemi esistenziali, e le artriti. Basandosi sulla testimonianza di un piccolo documento scientifico, la società riversò denaro e risorse per provare le proprietà anticancerogene della Graviola rimanendo scioccati dai risultati.
Graviola era un dinamico killer contro il cancro. Ma questa era la storia della Graviola che si avvicinava alla fine.
La società farmaceutica aveva un grande problema. Avevano speso tempo e denaro per anni cercando di creare manufatti che duplicassero due dei più potenti farmaci dell'albero.
Ma avevano preso una cantonata. Non potevano copiare l'originale. E non potevano vendere gli estratti dell'albero guadagnandoci, poiché le leggi federali stabiliscono che le sostanze naturali non possono essere brevettate. Questo sta a significare che la società non ha potuto proteggere i propri interessi sul progetto dove ha speso milioni di dollari e circa sette anni di ricerche.
Come un sogno i grandi profitti svanirono e le prove sulla Graviola subirono una brusca frenata.
Dopo sette frustati anni e senza la speranza di lucrative vendite, la società abbandonò il progetto e rifiutò di pubblicare le sue scoperte in un giornale indipendente. Ma un responsabile delle ricerche lottò contro questa decisione. Mentre comprende la perdita di profitti da parte della società, non può accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro.
Seguendo la propria coscienza, e rischiando la propria carriera, contattò la Raintree Nutrition, una società dedita alla raccolta delle piante dell'Amazzonia.
Come risultato, Raintree entrò nell'ingranaggio e cominciò la ricerca dei relativi studi pubblicati sulla Graviola. Si scoprì che numerosi altri gruppi negli USA (insieme a quelli di altre società farmaceutiche) avevano fatto esperimenti in vitro sulla Graviola. "I risultati confortavano le scoperte segrete delle società farmaceutiche; La Graviola fu presentata" come il killer delle cellule cancerogene.
Incoraggiati da questi precoci test di laboratorio, Raintree assunse tribù indiane indigene del Brasile col compito di coltivare e salvaguardare l'albero. Spesero un anno in ricerche e nello sviluppo cominciando ad offrire la Graviola negli USA.
L'Istituto delle Scienze della Salute si trovò per caso, attraverso la Graziola e la Reintree Nutrition, mesi più tardi a fare ricerche su Chanca Piedra, una terapia naturale dell'Amazzonia per i calcoli renali, questa era simile al nostro risultato del settembre 2000.
Nel corso del nostro lavoro, Reintree ci ha evidenziato la Graviola, non ritenendo necessario mettere al corrente il nostro gruppo di esperti di quanto fosse intricata la possibilità di questa potenziale cura del cancro.

La Graviola rintraccia e distrugge il cancro della prostata, dei polmoni, del seno, del colon e del pancreas.....lasciando vivere le cellule sane.

Sin da novembre, abbiamo esaminato da vicino tutte le ricerche fatte fino ad oggi sulla Graviola.
E' pubblicato in una delle prime menzione scientifiche fatte negli Usa dall'Istituto Nazionale del Cancro (NCI). Nel 1976, l'NCI incluse la Graviola in un programma di analisi della pianta che mostra come le sue foglie ed i suoi rami attaccano e distruggone effetivamente le cellule maligne.
Ma i risultati facevano parte di un rapporto interno dell'NCI e furono, per molte ragioni, mai rilasciati al pubblico.




Sin dal 1976, si sono ottenuti promettenti risultati sulla lotta al cancro della Graviola.
Comunque, gli estratti dell'albero sono stati testati su pazienti affetti di cancro. Nessuna controprova clinica ai test esiste, e le usuali prove cliniche sono sul tavolo dei principali medici e giornalisti che sono soliti giudicare il valore dei trattamenti. Non di meno, le nostre ricerche hanno scoperto che la Graviola è stata presentata come killer delle cellule nei test in vitro di 20 piccoli laboratori.
Più recenti studi, condotti dall'Università Cattolica del Sud Corea, i primi giorni di quest'anno, rivelano che due farmaci estratti dai semi della Graviola mostrano selezionata citotossicità paragonabile alla Adriamicyn contro le cellule cancerogene del colon e dei polmoni. I farmaci bersagliano ed uccidono le cellule maligne dei polmoni e del colon in un test in vitro, paragonabile al farmaco Adriamicyn, comunemente usato in chemioterapia.
Un altro studio, pubblicato sul Giornale dei Prodotti Naturali, mostra che la Graviola non è "paragonabile alla Adriamicyn", ma drammaticamente come performance dello stesso nei test di laboratorio.

I risultati mostrano che un farmaco trovato nella Graviola uccide selettivamente le cellule cancerogene, salvaguardando le cellule sane. La chemioterapia indiscriminatamente colpisce e distrugge tutte le cellule che attivamente si riproducono, sia le cancerogene che quelle sane.

Altra promettente ed ancora in corso ricerca della Purdue University è supportata da una sovvenzione dell'NCI. Le ricerche della Purdue hanno provato che le foglie della Graviola uccidono le cellule cancerogene tra sei tipi di cellule umane e sono particolarmente efficaci contro le cellule cancerogene della prostata e del pancreas.
In uno studio separato, le ricerche della Purdue mostrano che gli estratti delle foglie della Graviola sono in particolare efficaci nell'isolare e uccidere le cellule cancerogene dei polmoni.
Forse il più grande e significativo risultato sullo studio dell'Università Cattolica della Corea del Sud, tra quelli che abbiamo trovato, è quello dove la Graviola è presentata come killer delle cellule malate e protettore delle cellule sane. Per esempio la chemioterapia distrugge indiscriminatamente tutte le cellule in riproduzione - anche i normali capelli e le cellule dello stomaco.
Questo è ciò che causa così spesso effetti devastanti come la perdita di capelli e la comparsa di gravi nausee.
A questo riguardo, la Graviola appare come una promettente alternativa o come integratore dei principali trattamenti.

I resoconti sui pazienti indicano la Graviola come un aiuto a debellare i tumori.

Dal punto di vista medico, la Graviola ha ancora molta strada da fare.
Le sue proprietà sono state sperimentate solo in vitro. Ed è questa la causa per cui non è universalmente conosciuta ed accettata. La poco felice verità è che, senza un enorme reddito di un sintetico, brevettato medicinale, è improbabile che una società farmaceutica voglia investire migliaia (spesso milioni) di dollari solo per prendere il doppiamente oscuro, placebo, controllo degli studi sugli umani.
Questa è la sottintesa sfida da accettare per realizzare la più grande terapia nutrizionale.
Fortunatamente la Graviola è una sostanza naturale, così non dobbiamo sottostare alle decisioni delle società farmaceutiche.
Soltanto un relativo gruppo di medici e di pazienti negli USA sta attualmente usando la Graviola per combattere il cancro.
Abbiamo un solo caso storico che ha interessato un dirigente di una società altamente specializzata nel Texas. Una TAC ed una biopsia confermavano che questo dirigente (Daryl) aveva più di 20 tumori nella prostata. Gli fu raccomandato di operarsi, ma Daryl, sotto cura con un comune trattamento convezionale, non poteva andare incontro ad un costo così elevato.
Non voleva soffrire per impotenza ed incontinenza per tutto il resto della sua vita, triste causa dell'operazione. Decise invece di fare una meno invasiva terapia ormonale (per restringere le dimensioni della sua prostata) ed iniziò una rigorosa cura sostituitiva a base di Graviola.
Due mesi dopo, il livello di PSA di Daryl precipitò da 4.1 a 0.00.
Una TAC e diversi altri test a base di raggi gamma, confermarono più tardi che tutte le cellule tumorali della sua prostata erano sparite.

Sette anni di silenzio sono stati rotti.

Abbiamo continuato a lavorare con altri ricercatori che tuttora lavorano sulla Graviola. E' così che molte scientifiche ed aneddotiche esperienze sono venute alla luce, come la suddetta.
Quindi, dopo sette anni di silenziose e segrete ricerche, riteniamo di non sentirci responsabili se solo ora vi portiamo a conoscenza di tutto ciò.
Cresciuta e raccolta dalle popolazioni indigene del Brasile, la Graviola è disponibile in quantità limitata negli USA. Ma ora, anche voi potrete essere fra i pochi eletti al mondo a beneficiare della Graviola.
Vi consigliamo, come sempre, a consultarvi con il vostro medico prima di iniziare qualsiasi nuova terapia, specialmente quando si tratta di cancro.
La Graviola è una sostanza completamente naturale senza effetti collaterali a parte una possibile lieve scombussolamento gastrointestinale se preso a stomaco pieno ad alti dosaggi (superiore a 5 gr)

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1. Unpublished data, National Cancer Institute. Anon: Nat Cancer 1st Central Files--(1976)
from Napralert Files, University of Illinois, 1995
2. Bioorg Med Chem 8(1):285-90, 2000
3. J Nat Prod 59(2):100-108, 1996
4. Phytochemistry 49(2):565-71, 1998
5. J. Nat Prod 58(6):902-908, 1995
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La Graviola combatte molto più che il cancro…….

Per quanto la ricerca sulla Graviola sia focalizzata sui suoi effetti di combattente del cancro, la pianta è stata usata da secoli dagli uomini della medicina del Sud America per curare uno strabiliante numero di indisposizioni, inclusi:
ipertensione - tricofizia (una malattia della pelle)
influenza, scorbuto, congestioni, malaria, nevralgia,
dissenteria, artrite, palpitazioni, reumatismi, irritabilità,
pressione alta, insonnia, diarrea, febbre, nausea,
vampate, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera…….

Malgrado la raccolta di testimonianze sulle prove in vitro ed aneddotici risultati su questo dinamico combattente del cancro, la Graviola rimane sempre una terapia clandestina!

La Graviola è già stata testata sia sugli uomini chè sugli animali.
Ma la Graviola è un prodotto naturale, e come tale non può essere brevettato.
Senza la speranza di esclusività di vendita altamente proficua, la Graviola non potrà mai attirare l'interesse di nessuna delle maggiori società farmaceutiche o di ricerca di laboratorio.
Così non potremo mai leggere uno di quei studi clinici così blindati sull'albero che è stato ritenuto un aiuto alla lotta contro il cancro. Non ci sono dubbi su questo, i più recenti test di laboratorio ed aneddotici risultati sulla Graviola sono molto eccitanti. E se vi è stato diagnosticato un cancro, voi ed il vostro medico dovrete analizzare tutte le possibilità di cura.
Cercando fra tutte le possibilità di abbattimento del cancro, la Graviola vi potrà certamente già aiutare.